sabato 30 maggio 2015

Il Ministro Pinotti a Barletta per le celebrazioni del centenario della Grande Guerra

Omaggio a Giuseppe Carli e inaugurata la mostra documentaria al Castello




A 100 anni dall'inizio della Grande Guerra, la Città della Disfida, che ha resistito anche all'orrore del secondo conflitto mondiale, ha onorato la memoria storica di un tragico passaggio che ha conosciuto la perdita di alcuni suoi figli, avendo oggi ben chiaro il principio di pace sancito dalla Costituzione Italiana: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

Le celebrazioni per questo centenario sono già iniziate da parecchi mesi con la visita del sen. Franco Marini, Presidente del comitato storico-scientifico per degli anniversari d'interesse nazionale, avvenuta a settembre dell'anno scorso, giovedì è stata la volta di una simbolica maratona dell'Esercito, che ha condotto il tricolore fino a Trieste; domenica 24 maggio le prime celebrazioni legate alla mostra documentaria che oggi è stata inaugurata alla presenza del Ministro della Difesa, sen. Roberta Pinotti. La solenne celebrazione di questa mattina è avvenuta nel coreografico rivelino del Castello di Barletta.
Una celebrazione curata nei minimi dettagli per accogliere un folto gruppo di autorità civili, militari e religiose, con le rappresentanze delle Armate militari italiane e le varie associazioni militari. Presenti anche i sindaci e soprattutto i gonfaloni delle città pugliesi coinvolte in queste celebrazioni e della stessa Regione Puglia. All'evento sono intervenuti il Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Francesco Spina, Gaetano Carli, il pronipote della giovane sergente barlettano, Giuseppe Carli, che perse la vita durante il conflitto al fronte valendo la prima medaglia d'oro al merito per la Prima Guerra Mondiale, il Presidente della Commissione parlamentare di Difesa, on. Nicola Latorre, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, Generale Danilo Errico, il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella nelle vesti di padrone di casa. Al prof. Mario Spagnoletti è toccato il compito di rievocare quelle drammatiche pagine di storia della partecipazione della popolazione meridionale a "l'inutile strage" di oltre 600.000 vittime nel nostro Paese, di cui ancor oggi si discute se da valutarsi come l'ennesima Guerra D'Indipendenza.

Le mura del Castello portano ancora i segni del bombardamento subìto cento anni fa dalla corazzata austriaca Helgoland costretta dal cacciatorpediniere Turbine a un combattimento che si spinse fin nelle acque prospicienti il Gargano. I fori resteranno illuminati da una luce tricolore per tutta la durata della mostra "Italia chiamò-Barletta e la Grande Guerra", che ha avuto anche il merito di utilizzare per la prima volta la cosiddetta Casamatta S.Maria. Il Ministro, ricordando l'importanza della città di Barletta per la memoria, soffermandosi sull'importanza dell'eroica figura di Carli, ha posto una corona in memoria di tutti i caduti davanti alla lapide nel rivellino del castello, e nell'inaugurare la mostra è stata scoperta la bandiera risorgimentale della "Brigata Barletta", finalmente restituita al pubblico e alla storia della città.

Durante la cerimonia sono state eseguite musiche storiche dalla banda dei bersaglieri, ed è stata data lettura dell'ultima lettera di Carli alla famiglia dal fronte, letta da Ermanno Rizzi.

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