mercoledì 17 giugno 2015

A mia madre

Vorrei darti tanti nomi belli,
ma il più bello te l'ho dato:
Mamma!
Vorrei dirti tante cose care,
ma so dirti solamente;
Mamma!

domenica 14 giugno 2015

Nicola Straniero e Michele Tetta, vite in guerra

Giovani barlettani sul fronte della prima guerra mondiale






Dove sono finiti quei ragazzi? 569 giovani barlettani persero la vita durante la prima guerra mondiale. Di questi, 272 caddero in battaglia, 205 morirono a causa di malattie o ferite, 92 furono i dispersi.

Nicola Giovanni Straniero nasce a Barletta il 9 maggio 1896. Arruolato in fanteria, fu sottotenente del 82° Reggimento della Brigata "Torino". Il giovane Nicola partecipa con la sua brigata alla battaglia del Monte Sief (Belluno). Primo obiettivo dell'attacco sono la vetta del Col di Lana ed il monte Gratweg, successivamente la conquista del monte Sief, che avrebbe provocato la caduta della Rothschanze. Il ruolo dell'artiglieria era limitato all'interruzione dei collegamenti telefonici e della teleferica. L'operazione si svolse in una notte di luna piena, per garantire la visibilità sufficiente alla successiva difesa della posizione conquistata.

All'attacco parteciparono:
- 82° Reggimento Fanteria della Brigata Torino
- Battaglione del 59° Reggimento di fanteria costituito da 3 compagnie di 150 uomini, una sezione mitragliatrici.
- 8a compagnia Zappatori.
- La 12a compagnia minatori al comando del tenente Maggio.
- Due plotoni della 65a compagnia Zappatori.

Per facilitare l'attacco, vengono scavati cunicoli, gallerie e camminamenti. Le compagnie d'attacco dovevano star pronte nelle gallerie. Dopo l'esplosione, le coperture delle gallerie dovevano essere fatte saltare per fare uscire le compagnie e i soldati del genio. Una compagnia con pattuglie tagliafili, utili a superare i reticolati di filo spinato, è coperta a destra da un cannone da 42 mm che impedisce alle mitragliatrici austriache di sparare. Era stato esplicitamente richiesto che non venissero fatti prigionieri se non quelli strettamente necessari per gli interrogatori e per le intercettazioni telefoniche. Dopo la conquista della vetta, una sezione di cannoni da montagna furono posti sulla cima, allo scopo di interdire la Rothschanze ed il monte Sief. Il comando della 18° Divisione ritiene anche utile premere sul fianco ovest del Col di Lana e far cadere tutta la linea Sief - Settsass. A tale scopo furono destinati i Reggimenti di fanteria. Dal 6 al 16 aprile l'artiglieria italiana bombarda le posizioni austriache con tutti i pezzi della 18° Divisione e della 17° Divisione, per un totale di circa 90 pezzi, tra batterie da 149 mm, cannoni da campagna, mortai da 210 mm.

Alla Brigata Torino, in particolare agli 81° e 82° Reggimenti di Fanteria, venne richiesto di impegnare con pattuglie il fronte Col di Lana - Sief - Settsass. Il 16 maggio 1916, Nicola Straniero è al comando del plotone di coda della sua compagnia. Ricevuto l'ordine di ripiegare su una posizione retrostante, si ritira per ultimo, esponendosi al fuoco avversario, ma riuscendo ad evitare l'inseguimento degli avversari e ulteriori perdite tra i suoi commilitoni, fino a quando viene colpito a morte. Nicola straniero aveva 20 anni e fu decorato con la Medaglia D'argento alla memoria e seppellito nel cimitero di Barletta. Il comune di Barletta ha dedicato a Nicola Giovanni Straniero l'omonima via.

Michele Tetta nasce a Barletta nel 1899, è arruolato nel 69° Fanteria della Brigata "Ancona". La Brigata "Ancona", alla fine di gennaio 1918, si trasferisce in prima linea sul tratto del Monte Valbella, rimanendovi fino al 24 marzo, per un periodo di esercitazioni quando in previsione dell'offensiva avversaria, nelle notti tra il 3 e 4 giugno, si sposta nei pressi di Mestre. Il mattino del 15 giugno, ha inizio l'attacco avversario e il 17 giugno la Brigata si riunisce tra Monastier (Treviso) e Rovaè, per attaccare. La sera del 17 giugno i reparti avanzano, nonostante gli attacchi avversari sui fianchi. Nelle giornate del 19 e 20 la lotta continua, tra attacchi e contrattacchi. In uno di questi contrattacchi, Michele Tetta, lanciandosi verso soldati avversari - nascosti dietro un gruppo di case - è colpito a morte, mentre i suoi commilitoni avanzano. Il 22 giugno gli austriaci iniziano la ritirata dal fronte del Piave. La battaglia di Monastier costerà alla Brigata Ancona, in quei pochi giorni, la perdita di oltre 1000 soldati e 52 ufficiali. Il soldato Michele tetta fu decorato con la Medaglia d' Argento al valor Militare.

Si ringrazia per la collaborazione Ruggiero Graziano, presidente dell'ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi di Guerra) - sezione Barletta (via Capua, 28).

venerdì 5 giugno 2015

Al Liceo Scientifico "Cafiero": «Studiare il primo conflitto mondiale per costruire la pace»

La Grande Guerra, una giornata di rievocazione per gli studenti




"La leggenda del Piave" cantata da un coro di studenti, letture e proiezioni di video realizzati dai ragazzi hanno scandito vari momenti di una manifestazione svoltasi il giorno 3 giugno presso il Liceo Scientifico "Carlo Cafiero", in occasione del centenario della Grande Guerra, alla presenza del sindaco Pasquale Cascella e della Società Storia Patria.

L'evento, organizzato a ridosso del 2 giugno per richiamare la tradizione repubblicana del nostro Paese, si pone a conclusione di un progetto in sintonia con quello realizzato a livello nazionale, allo scopo di rievocare l'ingresso in guerra dell'Italia, avvenuto il 24 maggio 1915. «È importante rievocare questo momento storico - ha dichiarato il preside Luciano Gigante - anche se molti hanno qualcosa da obbiettare. Secondo molti storici la Prima Guerra Mondiale è la conclusione del Risorgimento italiano: fa parte della nostra storia».

Un video realizzato dagli alunni ha inoltre messo in luce il ruolo giocato dalla nostra città durante il conflitto, permettendo di riportare alla memoria dei presenti personaggi come Giuseppe Carli, medaglia d'oro al valor militare, e di rispolverare la storia del Monumento ai Caduti e della Brigata Barletta. Gli alunni, appartenenti a quasi tutte le classi dell'istituto, sono stati guidati durante l'anno dai loro docenti e coordinati dalla professoressa Valente, responsabile del progetto, la quale ha affermato: «Siamo ben lontani dal celebrare questa drammatica pagina della storia. Abbiamo studiato la Grande guerra per costruire la pace nelle coscienze dei ragazzi».

giovedì 4 giugno 2015

Giuseppe Carli e il suo sacrificio per la patria: il valore di un barlettano

Ieri la cerimonia commemorativa nell'ora esatta della sua morte




Lo scorso pomeriggio, in occasione del centenario dalla morte del sergente barlettano Giuseppe Carli, prima medaglia d'oro al valor militare della Grande Guerra, si è svolta la cerimonia commemorativa alle 17:45, ora esatta del decesso del giovane diciannovenne e valoroso barlettano, presso i giardini comunali di Viale Giannone in cui il cippo in suo onore commemora l'eroe barlettano.

L'incipit della cerimonia è stato il penetrante suono del silenzio, dolcemente messo in musica da un trombettiere. L'atmosfera malinconica ma orgogliosa ha accompagnato tutta la cerimonia, durante la quale l'artista barlettana Anna Maria Dellaquila ha letto due scritti ed una poesia inerenti la Grande Guerra, suscitando grande emozione in una commuovente trasposizione di quegli attimi fatali. La solenne cerimonia è poi proseguita con la deposizione della corona d'alloro sul cippo del valoroso Giuseppe Carli, figlio di Barletta, per mano del vice sindaco Annetta Francabandiera e dal consigliere comunale Dario Damiani.

L'evento, organizzato dall'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, sezione Carli Barletta, è riuscita in pochi ma intensi minuti a trasmettere il valore del sacrificio per la patria, profuso dal nostro concittadino quel 1° giugno 1915 quando spirò per difendere l'Italia tutta. In seguito alla deposizione della corona d'alloro, Don Vito Carpentiere ha benedetto il monumento, mentre Ruggiero Graziano, presidente dell'Anmig, sezione di Barletta, ha esortato gli astanti ad unirsi in coro cantando l'inno nazionale di Mameli, Fratelli d'Italia.

La cerimonia è poi proseguita presso la sede dell'Associazione Anmig, dove il giovane Gaetano Carli ha letto versi di una poesia di guerra in onore del suo antenato. Nelle sale dell'Anmig ha luogo in questi giorni l'importantissima mostra sui cimeli di guerra: elmetti, armi, capelli e documenti ricordano alla cittadinanza l'importante contributo di chi decise di sacrificare la propria vita offrendosi valoroso per l'Italia e per gli italiani.

Omaggio a Giuseppe Carli, prima medaglia d’oro della Grande Guerra

Sarà deposta oggi pomeriggio una corona nei giardini De Nittis




"Non ho potuto scrivere prima perché sin dalla settimana scorsa siamo stati a lavorare sui monti a fare le trince e le strade di comunicazione perché questa povera regione era ed è ancora priva di strade. Essendo stati in montagna, alla mensa non abbiamo più potuto convivere e perciò abbiamo dovuto mangiare con quelle 2 lire che ci danno di paga. Figurati, non avanzava nemmeno un soldo e non si era mai soddisfatti perché i viveri vanno molto cari".

Così scriveva il 14 maggio 1915 dal fronte il sergente barlettano Giuseppe Carli, prima medaglia d'oro al valor militare della Grande Guerra, pochi giorni prima di essere ucciso, appena diciannovenne, il 1° giugno dello stesso anno, sul monte Mrzlivrk, Slovenia. In occasione del centenario della sua morte,oggi alle 17.45, sarà deposta una corona dinanzi al busto che lo ricorda, collocato nei giardini De Nittis in viale Giannone. Il momento commemorativo, organizzato in collaborazione con la sezione locale dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, si concluderà con la benedizione di don Vito Carpentiere e la lettura di un brano ispirato ai valori di pace, libertà e democrazia a cura di Anna Maria Dellaquila.

http://www.barlettaviva.it/notizie/omaggio-a-giuseppe-carli-prima-medaglia-d-oro-della-grande-guerra/